I carboidrati ultimamente vanno tanto di moda, ti dicono di mangiarne tanti, tantissimi, di più. Su qualche forum ho letto anche di qualcuno che ha ripartito così le proprie kcal a favore dei carboidrati: 80% carboidrati, 10% proteine e 10%grassi.
I tre macro sono fondamentali, perchè ognuno di loro, svolge delle funzioni importantissime per il nostro corpo, quindi sbilanciare in maniera così netta la loro ripartizione, vuole dire sbilanciare il corretto funzionamento del nostro povero corpo.
Purtroppo, per quanto si legge, ognuno dice la sua , carboidrati si, no, ni………..
Poi ci sono quelli che dicono di prendere più carboidrati, per avere più energie.
In soldoni il pensiero è, più carboidrati = più energie/forza, come alcuni bodybuilder di un tempo pensavano più proteine = più muscoli.
Sembra quasi che il corpo umano funzioni in maniera così lineare, che i ricercatori farebbero prima a cercarsi un nuovo impiego, visto che tanto non c’è una beata minchia da scoprire.
Oggi tutti ci aspettiamo grammature, numeri, formule e schede uguali per tutti che salvano il mondo. Esistono? No.
Perchè? Perchè siamo tutti diversi.
Oggi si legge che sono la miglior fonte energetica, ma in base a cosa?? A chi??
Vediamo un pò cosa sono i carboidrati.
Svolgono 2 funzioni biochimiche principali: rappresentano una fonte di energia che può essere liberata in una forma utilizzata dai tessuti corporei e forniscono scheletri carboniosi che possono essere ridisposti per formare molecole essenziali, per la costruzione di strutture e l’espletamento di funzioni biologiche.
I carboidrati si dividono in 4 categorie in base alla loro struttura molecolare:
1) monosaccaridi: zuccheri semplici (glucosio, fruttosio o ribosio)
2) disaccaridi: due unità di monosaccaridi unite da legame covalente
3) oligosaccaridi: più unità monosaccaridi (da 3 a 20)
4) polisaccaridi: centinaia di unità di monosaccaridi
Si chiamano carboidrati, perchè per ogni molecola di carbonio, si legano due molecole di idrogeno e un atomo di ossigeno ( vi chiedete, questo che ci frega? Forse ad una mazza, ma più in là potrebbe servire, magari nel mio prossimo articolo).
I carboidrati che noi ci pappiamo a tavola, vengono smantellati e degradati nell’intestino; i monosaccaridi vengono portati al fegato che ne controlla lo smistamento nell’organismo. Tutto quello che rimane in surplus, viene trattenuto nel fegato, ma non in quantità infinita. Il glucosio che si deposita nel fegato sotto forma di polimero è il glicogene per un massimo circa di 100gr. Anche nei muscoli viene trattenuto glicogene, per un quantitativo di 1-2gr ogni 100gr di muscolo, quindi varia in base al soggetto.
Perchè abbiamo questa scorta? Per avere un deposito da cui attingere, quando si è a digiuno e mantenere costante la quantità di glucosio nel sangue. Attenzione però, il glicogene muscolare non può attraversare le membrane cellulari! Quindi verrà adoperato per le sole necessità energetiche del muscolo.
Il nostro sistema nervoso e ghiotto di glucosio, tant’è che solo lui ne consuma circa 120gr al giorno.
Quindi contiamo che per le funzioni vitali giornaliere 160-180gr di carboidrati, possono essere più che sufficienti. Poi dovremmo calcolare una quota per l’attività fisica.
Ora torno al luogo comune: più carboidrati = più energia spendibile negli allenamenti? No. Il perchè è semplice.
Il corpo umano, usa come carburante anche i grassi, soprattutto a riposo e nelle prime fasi di uno sforzo il creatinfosfato, perchè i sistemi mitocondriali non sono ancora attivi in pieno per soddisfare la richiesta. Al nostro organismo interessa produrre ATP e sceglie il modo migliore per farlo, quindi se sono carboidrati o grassi o creatinfosfato, a lui frega poco, perchè a differenza di noi che siamo cretini, lui è intelligente.
L’eccesso di carboidrati, viene trasformato in grasso che si deposita nelle arterie, non in ulteriori energie.
Ora, quanto ho scritto è molto semplice e riassuntivo, ma è giusto per dare l’idea che bisogna leggere, ma per prendere spunto, per informarsi da soli e poi sperimentare con una base e mai con “Hanno detto”.
Io, ad esempio, consiglio di partire con una quota di 200gr di carboidrati e o salire o scendere, in base ai risultati. Non esiste una quota uguale per tutti: vedi intolleranze alimentari, insulino resistenza, patologie varie. La risposta di ognuno di noi è diversa e l’intelligenza nostra, deve stare nel sapere ascoltare il nostro corpo partendo da una base scientifica comune e non da uno scoop.
Nel prossimo articolo entrerò più nello specifico con uno scontro tra titani: Carboidrati Vs. Grassi!
Work in progress
By Roberto Calandra
Un commento su “Carboidrati: questi sconosciuti…”