Quello del coaching online, è sicuramente uno dei fenomeni più in auge.
Quando iniziai a muovere i miei primi passi da powerlifter, non esistevano i social, però avevamo la ruota, la corrente, l’ADSL ed un forum di riferimento per i malati del ferro, che si chiamava Ardus on strength.
Appena vi entravi, dal pc arrivava una ventata di odore di ferro, magnese e sangue.
I forum erano l’unico punto di incontro di noi appassionati.
Come il coaching online, si postavano i propri video e qualcuno dei BIG, ti commentava l’esecuzione per correggerla.
Devo dire che da quegli anni, ne è passato di tempo e forse certe “evoluzioni”, non sono state proprio evoluzioni…
Una volta sui forum scrivevano solo quelli che avevano le competenze per farlo. Sono cresciuto dietro il mito di IronPaolo, Cinghiale, EnricoPL, Ado Gruzza e tutta gente che aveva una storia.
COME SCEGLIERE DA CHI FARSI SEGUIRE?
Oggi vedo che chiunque, dopo anche 6 mesi di “palestra”, o un corso da un weekend, vende coaching online.
Quando ho deciso di buttarmi nel coaching, tra cui quello online, ho incamerato un po’ di esperienza.
Sono stato atleta per diversi anni con discreti risultati, convocazioni in nazionale e gavetta in palestra, anzi pellegrinaggi in varie palestre e collaborazioni con vari professionisti.
Prima di fare coaching ho aspettato diversi anni. Per quello online avevo già più di 10 anni di esperienza maturata.
Non so negli altri settori, ma nel powerlifting, basta fare due gare o a volte manco quelle e diventare un coach a pieno titolo.
Credo che sia fondamentale per un coach avere un’esperienza teorica e pratica.
Come puoi consigliare una sensazione se non l’hai provata? Come puoi essere sicuro di una programmazione se non l’hai fatta provare e riprovare a varie persone?
Solo l’esperienza dà gli strumenti per creare una logica.
Quindi consiglio a chi cerca un coach online di guardare:
- Curriculum sportivo
- Curriculum professionale
- Profilo tecnico-culturale
- Collaborazioni varie
Io stesso ho messo in condivisione il mio curriculum, perché trovo corretto che la gente sappia cosa ho fatto. E’ consultabile qui
Un’idea su cosa fa un coach la possiamo approfondire in questo articolo che trovate su Lift ‘N’ Fight
A CHI È CONSIGLIATO IL COACHING ONLINE?
Il coaching online non è per tutti.
Possono farlo solo quelle persone che capiscono che il coaching, non è solo farsi fare la scheda e farsi i cazzi propri.
Bisogna creare una collaborazione tra cliente e coach.
Ci si sceglie per costruire un percorso per un continuo scambio di informazioni.
Il coaching online richiede un maggiore sforzo ed impegno, non solo per il coach, ma soprattutto dall’atleta.
Mi è capitato tempo fa una persona che durante il coaching ha avuto un problema alla schiena. Gli dissi di farsi vedere da uno specialista ed intanto gli avrei mandato degli esercizi di allungamento per attenuare il problema. La risposta fu che non li avrebbe mai fatti.
Però devo dire invece che ho trovato anche gente che si è prestata a vari cambiamenti in corso d’opera. Per il coach è fondamentale cambiare in corso d’opera se serve.
Ma è fondamentale che il cliente collabori.
Non si può pensare che il tutto è relegato ad una scheda. A tal proposito è fondamentale che il cliente invii i video degli allenamenti, come è fondamentale che il coach li analizzi.
Molte volte sento clienti che si lamentano della poca serietà di vecchi coaching online, ma loro stessi sono stati seri con il loro coach?
COSA NE PENSO DEL COACHING ONLINE?
Se ne pensassi male, sarei incoerente con quanto faccio, visto che seguo gente grazie al coaching online.
Se fatto con criterio, può essere di grande aiuto, ma se fatto con l’intento di non prendere e non prendersi in giro. Questo vale per il coach come per l’utente che ne usufruisce.
Penso che un coach, per fare un buon lavoro e personalizzato, non deve superare un numero di atleti da seguire.
Quando il coach cerca un numero indefinito di clienti, non è coaching, ma fottere i soldi.
Mi rendo anche conto che in giro, di Wanna Marchi ce ne stano davvero tanti.
Ogni tanto vedo su instagram gente scandalosa che fa coaching e vengono scelti per il numero di FOLLOWERS o dalle foto che pubblicano.
Questo è davvero deprimente oltre che deprofessionalizzante.
Il coaching è un servizio che si offre, non un pretesto per fregare la gente.
Come il coaching, non è un pretesto per fare perdere tempo a chi lavora. Chi sceglie il coaching, quindi l’utente, lo deve fare con le idee chiare e la consapevolezza di chi sceglie e del percorso che vuole fare.
CONCLUSIONI
Come ogni cosa, il coaching online può essere una grande opportunità, ma se fatta male, può essere solo una gran perdita di tempo e soldi. In questo articolo tratto la punta dell’Iceberg di un argomento che meriterebbe una serie di approfondimenti su varie tematiche che stanno dentro il coaching online.