Chi è che oggi non conosce il powerbuilding? Anche sul portale Lift ‘N’ Fight ci sono vari articoli su questo argomento e li leggo sempre con tanta curiosità.
Ora questo articolo nasce dopo delle riflessioni scaturite dalle interviste fatte ad Antonio Chiarelli, Claudio D’Ovidio ed Ado Gruzza.
Il risultato delle riflessioni è sempre lo stesso: ma vuoi vedere che sto powerbuilding non è così nuovo come ci dice qualcuno?
Ogni tanto, mi capita anche di leggere che il powerbuilding è stato portato da qualcuno in Italia.
Ma sarà vero?
Vediamo che ci dice la Storia
POWERBUILDING E STORIA
La storia ci dice che una volta, bodybuilding, powerlifting, strongman e weightlifting erano uniti in un’unica disciplina.
Il primo vero esempio di “cultura fisica”, data dal mix forza e fisico dai canoni armonici era Eugen Sandow.
Eugen Sandow era una specie di strongman/pl /bb/wl con la cura del corpo. Era un atleta completissimo visto che ei allenava e si esibiva con:
- Clean
- Snatch
- Bent press
- Curl
- Squat
- Alzate laterali
- Alzate frontali
- Push up
E tutta una seria di esercizi ancora oggi utilizzati.
Per lui era fondamentale il riposo e la corretta alimentazione.
Ma la cosa fondamentale per costruire un buon fisico, era sollevare grossi carichi.
Sandow faceva parte di quella schiera di uomini fortissimi che era uno degli spettacoli più richiesti nei circhi.
Con Sandow c’è la trasformazione da fenomeno circense a quello che poi è diventata la cultura fisica.
ARNOLD SCHWARZENEGGER E LA GOLD SIX
Il buon Arnold potrebbe essere un altro esempio di icona del Powerbuilding. Negli anni 80/90, stregò tutti con le sue masse importanti ed un fisico di altissimo livello. SCHWARZENEGGER veniva dalle gare di powerlifting ed è famoso per la sua famosa Golden Six.
Cos’è la Golden six?
Non è altro il famoso metodo con cui si allenava ed era una Full Body semplicissima
Esempio:
POWERBUILDING E BILL KAZMAIER
Altro esempio in chiave powerbuilding è il famoso schema di Kazmaier.
Come si evince dall’immagine, il lavoro inizia in pieno BB style, per poi intensificare man mano che si va avanti con le settimane.
Molto semplice, però lì dove aumenta l’intensità, il volume a fine ipertrofico rimane sempre.
IL WESTSIDE
Il WestSide è il metodo con cui ho iniziato ad allenarmi da PL.
Mi sfondavo di complementari manco fossi un BB.
Lo schema che usai come riferimento all’inizio fu questo:
Posto solo una settimana. Come si nota, i complementari sono tanti ed in chiaro stile bb. A tal proposito, se guardate bene, sembra più un programma da bb che da pl.
POWERBUILDING IN ITALIA
Quando iniziai ad allenarmi da Powerlifter, in Italia non c’era il movimento di oggi. Molti si allenavano in stile Kazmaier. Off season, se possiamo chiamarla così, in stile BodyBuilder e man mano l’avvicinarsi delle gare, progressione lineare con incremento dei carichi e riduzione del volume.
Un’altra scuola era quella in stile WestSide che come accennato sopra, era la linea che avevo scelto.
Uno dei programmi made in Italy che mi facevo volentieri tra quelli che mi dava Ado off season e che in tanti, scuola Parma, abbiamo fatto è il Bettati che tratto in questo articolo: Il Bettati
POWERBUILDING E MIKE ISRAETEL
Israetel è un autore che ho letto poco e faccio mea culpa. L’ho preso un po’ sul cazzo per tutte le traduzioni che leggo e gli elogi da innovatore. Purtroppo sono sempre prevenuto con chi è visto come un “santone”.
Nel poco che ho letto, però ha il grande merito di cercare riscontri scientifici su argomenti che nella pratica esistono da anni.
Tra le poche cose che ho letto, mi colpi una frase che cito:
“Oggi sembra che tutti abbiano il loro “metodo” di allenamento. La diversità nella filosofia di allenamento è così grande che mi rende quasi nostalgico dei giorni di dominio Westside. Cosa deve fare un atleta?”
Direi che questa citazione, se la si contestualizza a tante pippe che ci si fa oggi, è calzante.
Per Israetel il connubio forza e volume è fondamentale. Che poi, sei un BodyBuilder o un Powerlifter, ciò che cambia è la specializzazione, ma di base forza e volume sono gli ingredienti su cui bisogna fare riferimento in primis.
Su questo argomento c’è un articolo che consiglio di leggere sul portale Lift ‘N’ Fight “IL VOLUME NELL’ALLENAMENTO, DA DOVE PARTIRE?”
POWERBUILDING MIX TRA POWERLIFTING E BODYBUILDING?
Per come ci si allenava nel blocco occidentale, non c’era molta differenza tra allenamento da bodybuilder e powerlifter.
Come abbiamo visto con Kazmaier, il primo blocco di allenamento era con l’obiettivo di costruire ipertrofia come si fa nel bodybuilding. In prossimità delle gare, subentrava la specializzazione nel gesto e nella performance da gara.
Quindi la ricerca del carico massimale prendeva il sopravvento sul lavoro ipertrofico.
Ricordiamo che anche Coleman ha iniziato da powerlifter e le sue sessioni di allenamento erano basate su multiarticolari pesanti.
Come diceva Ado Gruzza, con Sheiko e la scuola russa, si prende un’altra strada. Si lavora in modo più continuo ed ordinato sulla specializzazione.
Il gesto da gara viene curato ed allenato con una frequenza maggiore ed una specificità che non si riscontra più solo in prossimità della gara.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
A mio avviso, parlare di powerbuilding come una nuova disciplina è come comprare un prodotto surgelato e venderlo per fresco.
Il powerbuilder è colui che ama allenarsi pesante, con carichi di tutto rispetto e vuole avere un fisico ipertrofico.
Che poi credo che soprattutto agli inizi, un 3×10 fatto bene vale più di un 5×5. Se pesi 70kg e non fai un 3×10 con il tuo peso corporeo nella panca piana, che te ne fai di un 5×5 con 60kg?
Sono dell’opinione che per chi inizia o non ha grandi velleità di gareggiare in un contesto che sia bodybuilding o powerlifting, l’allenamento old school va benissimo. Anzi credo che sia la via migliore. Meno pippe e più pesi.
A volte farsi troppi calcoli serve solo a perdere tempo e tanti muscoli.
Poi, se Powerbuilding sostituisce o codifica col suo nome l’allenamento Old School, allora cosa aspettate a buttarvi sotto la ghisa?