Lo Stacco Sumo è forse l’alzata del Powerlifting più tecnica in assoluto. Forse anche più della Panca Piana.
Quando gareggiavo non se ne vedevano tanti. Eravamo in pochi a farlo, soprattutto per la sua difficoltà tecnica.
Poi uscirono varie perculate e prese in giro per chi lo eseguiva: Sumo Is Cheating, Col Sumo Si Fa Di Più, So Tutti Boni Col Sumo, Col Sumo Ti Passa La Diarrea, Lo Stacco Sumo È Per Diversamente Etero e Bla Bla Bla.
Io venivo preso per scemo perché oltre a fare sumo usavo la Hookgrip! INCONCEPIBILE!!!! La mia sessualità era fortemente messa in discussione e non solo quella!
Ma oltre le prese in giro o le supercazzole che viaggiano in rete alla velocità della luce, cosa dobbiamo sapere davvero di questa alzata del Powerlifting?
Già vi dico che se vi allenate da Bodybuilder o PowerBodyBuilder perdete solo del tempo se lo avete inserito tra i vostri esercizi e dopo vi spiego perché!
Quindi leggete tutto l’articolo e prima di andare avanti approfitto per regalarvi la mia Guida GRATUITA sul POWERBODYBUILDING
STACCO SUMO – COS’È?
Lo Stacco Sumo è uno dei tre esercizi del Powerlifting, insieme allo Stacco Regular, con cui condivide la categoria “Stacco da Terra”.
Per molti è considerato un movimento di tirata, mentre per altri di spinta. A mio avviso, lo Stacco in generale è un movimento di spinta, durante la prima fase dell’alzata per poi diventare un movimento di tirata. Nello Stacco Sumo la fase di spinta è maggiore di quella di tirata.
A differenza del Regular, lo Stacco Sumo è molto tecnico e meno istintivo. Detto brutalmente, se con il Regular all’85% dell’1RM sbagli traiettoria in fase di spinta, anche alla maiala porti a casa l’alzata senza problemi. Col Sumo il bilanciere rimane a terra!
COME SI FA?
Gambe divaricate e mani all’interno ampiezza spalle. Da questa posizione, pieghiamo le ginocchia ed apriamo l’anca mantenendo il busto verticale ed il bacino vicino al bilanciere.
Attenzione a non partire seduti, le spalle sempre avanti la linea del bilanciere, con le spalle che puntano verso l’alto.
Una volta pronti e settati in modo ottimale, il bilanciere non va tirato o strattonato, ma staccato con l’idea di sprofondare coi piedi nel pavimento. Dobbiamo pensare di allontanarci da terra.
La spinta parte dalle gambe senza allontanare il bacino ed il sedere dal bilanciere, tenendo alto il petto.
L’esecuzione viene ritenuta chiusa quando le ginocchia vengono totalmente estese, portandole in blocco articolare e le spalle vanno dietro la linea del bilanciere, come la foto di presentazione.
Per la presa, consiglio vivamente l’hookgrip. La presa mista, alla lunga, crea una serie di problematiche dovute all’asimmetria. Fai stacco ed hai problemi al piriforme? Hai mal di schiena, ma non risulta nulla? Ecco, la presa mista non fa per te!
STACCO SUMO – QUANDO SCEGLIERLO?
Prima di vedere quando sceglierlo, vediamo i muscoli in azione in questa alzata.
Tutti i muscoli del lower sono coinvolti, con focus nella fase di partenza degli adduttori. Quindi se scegliete il Sumo per questioni estetiche, per ispessire la vostra schiena, non è la scelta migliore. Se lo fate per adduttori, femorali e glutei, direi che avete fatto bingo o comunque, se ben inserito, vi darà grandi soddisfazioni!
Se siete Powerlifter e lo scegliete per aumentare la vostra performance, ci sono degli aspetti che dovete tenere in conto come fondamentali.
- Se sei longilineo e stai dentro i 170/175cm, va benissimo. Meno si, ma più no
- Se hai una buona apertura di anca e non parlo per forza di mobilità, ma apertura, va benissimo
- Se non hai problemi alle ginocchia, va benissimo
- Se hai pazienza di fare un buon lavoro tecnico di base, va benissimo
- Se hai le braccia lunghe, non è che va benissimo, va anche meglio
- Se lo fai con l’idea che stai facendo un’alzata da gara e non per fini estetici, va benissimo
Se tieni conto di quanto scritto sopra, hai tutte le carte in regola per scegliere lo Stacco Sumo, nel caso contrario manchi solo uno di questi punti, meglio che lasci perdere, soprattutto se non sei un Powerlifter.
Lo Stacco Sumo è vero che essendo un’alzata prevalentemente “di gamba”, sgrava la lombo sacrale di almeno il 15% del carico confronto al regular, ma è anche vero che se non fai Powerlifting non devi fare per forza lo Stacco.
Quando si scelgono gli esercizi per la propria scheda, bisogna sempre guardare tra costi e benefici.
Non a caso, uno dei miei clienti che soffre di ernia iatale, non fa lo Stacco da Terra, ma si allena comunque con ottimi risultati!
Sta migliorando la sua composizione corporea, la muscolarità e lo stato di salute generale.
QUANTO E QUANTE VOLTE A SETTIMANA?
Lo Stacco Sumo può essere inserito all’interno della propria programmazione, con una frequenza e quantità di volume, nettamente superiore allo Stacco Regular.
Per esperienza personale non faccio fare stacco regular più di una volta a settimana. Il Sumo può essere modulato tranquillamente anche 2 x week!
Sul volume potete consultare questo mio vecchio articolo: La Tabella di Prilepin per il Powerlifting
Un indice del volume settimanale lo troviamo dalla tabella di Tim Henriques.
STACCO SUMO – DA GRANDE VOGLIO FARE POWERLIFTING
Sopra ho scritto quando scegliere di fare Stacco Sumo. Se sei un agonista, l’unico fattore che può farti desistere da questa scelta è la genetica.
Ho scritto quali sono le caratteristiche fisiche che servono. Serve anche molta pazienza per costruire l’alzata.
Sconsiglio di voler partire subito coi botti, il rischio di farsi male e portarsi dietro un movimento sporco è altissimo e controproducente!
CONCLUSIONI
Lo Stacco Sumo è un’alzata tecnicissima che non è per tutti. Richiede delle caratteristiche fisiche ben precise. A mio avviso, richiede un grado di maturità e capacità di concentrazione notevole. Ripeto, non è per tutti.
È un’alzata che va costruita con pazienza e meticolosità.
Non bisogna pensare che per fare Sumo bisogna solo aprire le gambe, perché quello è un concetto che non ha a che fare con lo sport!
Se stai leggendo questo articolo è perché in cuor tuo sai che ancora non hai sbloccato completamente il potenziale, sia in termini di performance che in canoni estetici.
Sai che c’è ancora qualcosa che puoi fare per dare quella spinta in più, per sollevare più peso e per costruire più muscolo, anche se tu dovessi essere in una situazione di stallo totale o peggio ancora di infortunio.
(Credimi ti capisco bene, ci sono passato anche io… Ma peggio ancora sappi che ogni mese accolgo atleti o appassionati della forza e dell’ipertrofia “ROTTI” o totalmente bloccati, e li rimetto a nuovo).
Perciò se sei ad un percorso di livello intermedio e vuoi sbloccare il tuo potenziale allora affidati senza indugio ai programmi specifici ad obiettivo su questa pagina.
Se invece il tuo obiettivo è più sfidante e ti alleni già da diverso tempo allora sappi che io in questo istante non conosco la strada che dovrai fare per raggiungerlo… Ma quello che ti so dire con certezza è che di sicuro sarà DIVERSA da quella di chiunque altro…
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