Sono già passate 4 settimane dall’inizio del Zacroslog Experiment ed oggi i ragazzi iniziano il secondo blocco.
COM’È ANDATA FIN ORA?
Il primo blocco è stato abbastanza tranquillo. Abbiamo perso uno dei partecipanti, però il gruppo che si è creato è molto affiatato. Per il resto tutto procede secondo programma.
Come anticipato nello scorso articolo, il primo blocco è servito come introduzione al lavoro che porterà ognuno dei gruppi, ai Trials di giugno.
I GRUPPI
Se vi siete persi la prima parte, vi consiglio di leggere l’articolo precedente:
Prima parte dello Zacroslog Experiment
Intanto ricordo quali sono i gruppi scelti:
- Coniugato
- Distribuito
- Lineare
- Norvegese
Vediamo nello specifico la prima settimana di ognuno dei 4 gruppi:
CONIUGATO
Il programma continua in linea con il primo blocco. Dopo la quarta settimana “soft” del primo blocco, da qui si inizia facendo un piccolo passo indietro per risalire. I nostri eroi arriveranno alle triple al 90? Vedremo queste settimane come procederanno. Il test sarà la gara di Panca e Squat alla Center Line di aprile. Confronto agli altri gruppi, qui il lavoro di muscolazione è davvero alto. Quasi un programma da Powerbuilding. Vediamo cosa si andrà a raccogliere
DISTRIBUITO
Il volume, confronto al primo blocco, è salito neanche di tanto, in concomitanza all’intensità. Qui le settimane coi picchi di volume ed intensità sono alternate. La prima settimana non è la più voluminosa…
LINEARE
Anche qui, si va avanti in coerenza con il primo blocco. Essendo una progressione Lineare, continueremo su questa falsa riga sicuramente fino a metà del prossimo blocco. Anche qui molto spazio ai complementari
Norvegese
Stesso volume del distribuito, ma spalmato in modo diverso. C’è spazio per i complementari, ma in modo molto oculato e ridotto. Questo è il gruppo che mi incuriosisce di più, soprattutto per la presenza di molte varianti.
DOPO IL PRIMO BLOCCO…
Abbiamo già dei dati? Qualcosa su cui riflettere? Direi che ancora è troppo presto, però si iniziano a vedere cose molto interessanti, soprattutto in chiave tecnica, ma di questo ne parleremo in un altro articolo.
To Be Continued…
A cura di Roberto Calandra